Legalizzazione

La legalizzazione dei documenti in Georgia è un processo sequenziale:
1. Conferma del documento presso i ministeri della Georgia.
2. Conferma del documento presso il rispettivo consolato del paese in cui il documento sarà presentato.

Per quali paesi è necessaria la legalizzazione dei documenti georgiani.

Poiché ci sono una serie di paesi che non aderiscono all’Apostille e con i quali non ci sono accordi sul flusso semplificato di documenti o sull’assistenza legale reciproca per i documenti, per questi è previsto il processo di legalizzazione.

Paesi per i quali più spesso viene richiesta la legalizzazione dei documenti georgiani:

  • Emirati Arabi Uniti
  • Kuwait
  • Egitto
  • Sri Lanka
  • Costa Rica
  • Iraq
  • Uruguay
  • Cile
  • Palestina

Su quali documenti è possibile effettuare la legalizzazione:

  • Certificato di nascita
  • Certificato di morte
  • Certificato di matrimonio
  • Certificato di divorzio
  • Certificato di casellario giudiziale
  • Certificato di stato libero
  • Certificato di registrazione dell’impresa
  • Estratto dal registro commerciale dell’impresa (soci, direttore e così via)
  • Copia dello statuto dell’impresa
  • Diploma di istruzione superiore
  • Diploma di scuola superiore
  • Altri documenti

Difficoltà del processo di legalizzazione.

È possibile legalizzare anche la traduzione dei documenti. Tuttavia, è necessario prestare molta attenzione e sapere che non tutti i paesi accettano una traduzione legalizzata. E in molti paesi la legalizzazione della traduzione è diversa.

Poiché il processo di legalizzazione è piuttosto burocratico, possono verificarsi vari ostacoli ed errori. Qui è meglio rivolgersi a professionisti legali, per non ritrovarsi poi in una situazione irreparabile. La difficoltà sta anche nel fatto che una persona comune, il cliente, non sempre capisce di cosa si sta parlando, quali documenti sono necessari e se sono correttamente compilati.

Importante! Se il paese in cui presenterete il documento fa parte della lista dei paesi dell’Apostille (Convenzione dell’Aia sull’Apostille), la legalizzazione non è necessaria.